Uno degli scopi dell’agenda dell’Europa 2020 sulle nuove competenze e attività è di aumentare la qualità del lavoro migliorando le condizioni lavorative. Uno dei fondamenti dell’agenda riguarda la Sicurezza e la Salute Lavorativa (SSL) sulla base della direttiva europea in materia di occupazione e affari sociali.
"In Europa il 25% dei lavoratori dichiara di sperimentare stress da lavoro per la maggior parte del tempo e che in proporzioni simili la loro salute sia influenzata negativamente."
Il quadro strategico dell’Unione Europea sulla salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020 sottolinea l’importanza di prevenire il disagio lavorativo e di promuovere la salute affrontando i nuovi ed emergenti rischi derivanti dall’uso (o l’uso eccessivo) della tecnologia digitale (TD). Più recentemente, l’uso (o l’uso eccessivo) della tecnologia digitale ha aggravato questi problemi introducendo nuove questioni riguardanti la salute come la difficoltà di concentrazione, la perdita cognitiva, il deficit delle abilità sociali, il senso di isolamento, etc.
Dipendenti e titolari/manager di piccole medie imprese come utilizzatori finali e principali beneficiari.
Formatori professionali, consulenti per le risorse umane (HR) e per la salute e la sicurezza
Associazioni di categoria.
I responsabili delle decisioni in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro (SSL) e gli enti governativi.
Lo Sviluppo delle Competenze per la Resilienza allo Stress@PMI (DeStress) mira a fornire una soluzione innovativa al problema, basata sull’Istruzione e Formazione Professionale (IFP). Facendo riferimento alle ricerche esistenti, i partner hanno identificato un set di competenze necessarie allo sviluppo del protocollo di Istruzione e Formazione Professionale e di una nuova piattaforma digitale dedicata usando le ultime tecniche che si basano sul gioco e la gamification, completo di strumenti e risorse per facilitare il trasferimento dei contenuti da apprendere sul luogo di lavoro. Questo ambiente multimediale espone ai rischi che derivano dalle Tecnologie Digitali e il loro reale impatto sulla vita dell’individuo e sulla produttività organizzativa. I giocatori possono assumere ruoli, ponendoli in grado di capire se hanno già vissuto delle specifiche situazioni, cosa è successo e come hanno risolto il problema usando le soluzioni fornite dagli scenari. Oltre alla crescente preoccupazione rispetto al problema, la formazione è utile a supportare titolari di aziende, manager ed enti che si occupano di salute negli ambienti di lavoro nel pianificare strategie di prevenzione e, se occorre, nel ridurre le conseguenze negative date dallo stress lavoro correlato. Per questo motivo è stato prodotto un report costituito da politiche e raccomandazioni.
In accordo con l’ultima indagine sulle condizioni di lavoro in Europa (Eurofound, 2017) il numero dei lavoratori che utilizza Tecnologie Informatiche (TI) è cresciuto. Sebbene le TI hanno migliorato molti aspetti della vita quotidiana (es: riducendo le distanze, permettendo di avere accesso e di processare una grande quantità di informazioni etc…), l’uso della tecnologia potrebbe provocare effetti avversi (La Torre et al., 2019). Ragu-Nathan et al. (2008) definiscono il tecnostress come l’esperienza di stress degli utilizzatori delle TI derivante dall’uso della tecnologia.
Si riferisce al potenziale delle Tecnologie Informatiche di far lavorare un dipendente più velocemente e più a lungo
Si riferisce al potenziale delle Tecnologie Informatiche di invadere la vita privata di un dipendente quando si eseguono attività lavorative, perché i dipendenti possono essere raggiunti in qualsiasi momento e possono sentire il bisogno di essere costantemente connessi.
Si riferisce alla qualità intrinseca delle Tecnologie Informatiche che fa sentire i dipendenti inadeguati per quanto riguarda le loro competenze digitali.
Si riferisce ai continui cambiamenti e aggiornamenti software e hardware che possono contribuire allo stress dei dipendenti.
Si riferisce a situazioni in cui gli utenti sentono la minaccia di perdere il lavoro.
8 months ago
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